Energie
alternative
Sono
sempre stato incuriosito e attirato da fonti di energia alternative
a quelle solitamente (per abitudine e inerzia di chi lavora nel
settore edile/impiantistico) utilizzate dalle nostre parti. Attualmente
ci sono tecnologie che anche da un profilo economico sono delle
scelte valide e convenienti sul medio/lungo periodo. Una di queste
è sicuramente quella legata alla produzione di acqua calda
sanitaria. Impianti forniti in kit da ditte del settore (devono
rispondere a determinate esigenze di costi e di rendimento - Swissolar
è un buon punto di partenza come pure il centro SPF
di Rapperswill) garantiscono una copertura del fabbisogno di
una famiglia al Sud delle Alpi in misura di circa l'80%, con un
investimento iniziale di circa 12'000 CHF. Prendendo spunto da questi
dati, mi permetto una piccola nota: mal si capisce, ragionando in
termini di rendimento (e non politici), la scelta di stanziare 1'312'000
CHF da parte del Consiglio di Stato del Canton Ticino (cf. foglio
ufficiale del 5 luglio 2002) a beneficio unico degli impianti fotovoltaici
allacciati alla rete di distribuzione dell'energia elettrica. Di
fronte a spese maggiori di un impianto termico, si ottengono rendimenti
annui di gran lunga inferiori. Sarebbe stato sicuramente più
saggio offrire questo tipo di sussidio anche per gli impianti di
tipo termico...
All'inizio
dell'anno 2000, l'acqua calda che usciva dai rubinetti di casa nostra
ha iniziato a presentare una colorazione rossastra - marroncino...
siccome l'acqua fredda era pulita e visto che i tubi che distribuiscono
l'acqua in casa sono di tipo plastico, di possibili spiegazioni
ce n'erano poche: il rivestimento del boiler (scaldato con una resistenza
elettrica) aveva ceduto in uno o più punti. Bisognava sostituirlo
in qualche maniera. Montarne uno simile? Poco interessante: dopo
una decina di anni il rivestimento sarebbe nuovamente danneggiato.
E uno in acciaio inox? Sicuramente è indistruttibile, ma
come per la scelta precedente, oltre a essere parecchio costoso,
consuma un sacco di corrente (il cui prezzo al KW/h varia tra i
9,5 cts e i 18,7 cts a seconda del momento della giornata e a seconda
della stagione). Montare un boiler di fianco alla caldaia a nafta?
Vecchia anche quella (e magari non verrà sostituita con una
a tecnologia simile). Riorganizzare tutto il sistema di riscaldamento
con una termopompa o con un'altra tecnologia più rispettosa
dell'ambiente? Non sarebbe male, ma per un puro ragionamento economico,
se la caldaia a nafta funzionasse ancora per qualche anno, sarebbe
peccato toglierla... con un pizzico di idealismo, optiamo per produrre
l'acqua calda sanitaria con il sole.
Decidiamo per un bollitore in acciaio inox di capienza leggermente
maggiore di quelli offerti nei kits, aumentando contemporaneamente
la superficie di assorbimento per essere adeguata alla quantità
d'acqua da scaldare; nei momenti in cui il sole non sarà
sufficiente a garantire la copertura dei nostri fabbisogni, decidiamo
di scaldare l'acqua con una resistenza elettrica (l'utilizzo della
caldaia, essendo vecchiotta e in un locale differente, da un profilo
economico non sarebbe stato interessante allacciarla: se dopo uno
o due anni avesse smesso di funzionare, tutto sarebbe stato da rifare).
Valutiamo alcune offerte: quella redatta da Altersol
di Bioggio, per il suo interessante rapporto qualità dei
componenti e prezzo, nonché per la possibilità di
aiutare nell'installazione dell'impianto (mi interessava "conoscerlo"
da una parte e ridurre i costi dall'altra), unita all'ottima impressione
suscitata dal titolare, Signor Gabriele Geronimi, è stata
da noi scelta. E ne siamo tuttora felici!
L'impianto
è stato messo in servizio il 18 di luglio 2000 ed è
formato da un bollitore in acciaio inox dalla capienza di 600 litri
e da tre collettori tipo Rüesch-Terza
posati sulla falda del tetto. La logica di funzionamento dell'impianto
è gestita da una centralina elettronica Resol
DeltaSol pro.
Fino
ad oggi tutto ha funzionato in maniera impeccabile. La copertura
su base annua del nostro fabbisogno di acqua calda sanitaria supera
abbondantemente l'80%. Durante i mesi estivi il costo giornaliero
di corrente per produrre l'acqua (energia per la pompa che fa circolare
il liquido termo-vettore e l'energia consumata dalla centralina)
si aggira sui 5 cts, mentre d'inverno arriva a valori, a causa dell'inserimento
della resistenza, compresi tra i 20 e i 50 cts (la media annua si
situa attorno ai 12 cts/giorno).
Prossimamente
avrei l'intenzione di preparare una parte un po' più interattiva
sul nostro impianto (ma é da quando è in servizio
che lo dico... :-)
Dati
relativi al rendimento del nostro impianto
Aggiorno
i dati con frequenza mensile, quando recupero e azzero quelli presenti
nella centralina (ogni fine del mese). Questa raccolta sistematica
mi permette di osservare il rendimento dell'impianto nel corso del
tempo; maggiori infine saranno i dati elaborati, più precise
potranno essere le valutazioni sul rendimento (periodi particolarmente
belli o brutti perdono così parte del loro peso nel bilancio
globale).
La
tabella riporta dati ricavati dal funzionamento del nostro impianto.
La prima colonna si riferisce all'anno in cui sono stati raccolti.
La seconda indica le spese totali di corrente necessarie alla fornitura
d'acqua calda (energia necessaria al funzionamento dell'impianto
e energia necessaria a scaldare l'acqua tramite la resistenza quando
il sole non è sufficiente).
La terza riporta la parte di costo in franchi svizzeri del consumo
di energia della sola resistenza.
La colonna "cts/g" indica quanti centesimi al giorno mediamente
sull'arco di quell'anno è costata in energia elettrica l'acqua
calda.
Le due colonne relative ai "giorni di copertura", riportano
per quanti giorni all'anno il solo sole è stato sufficiente
a fornirci l'acqua calda.
La colonna "KW/h resist." indica l'energia assorbita dalla
resistenza elettrica nel corso dell'anno.
Infine la colonna "copertura" indica, in base a una stima
delle necessità energetiche di casa nostra, che percentuale
del fabbisogno è stata coperta dal solo sole.
anno |
chf
tot |
di
cui resist. |
cts/g |
giorni
copertura |
% |
KW/h
resist. |
copertura |
2000 |
41.64 |
34.42 |
15.8 |
106 |
su
167 |
63.47 |
269.1 |
79.86
% |
2001 |
59.64 |
42.05 |
11.5 |
278 |
su
365 |
76.16 |
334.2 |
88.55
% |
2002 |
56.24 |
39.61 |
10.9 |
293 |
su
365 |
80.27 |
327.0 |
91.04
% |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
medie |
52.51 |
38.69 |
12.7 |
275 |
su
365 |
73.30 |
310.1 |
86.48
% |
aggiornato
con i dati di novembre 2002 - i dati della tabella relativi alla
copertura del fabbisogno per l'anno in corso sono da interpretare
con cautela, poiché riferiti all'anno completo e non ai giorni
effettivamente trascorsi. Per contro, i dati del grafico rispecchiano
fedelmente la realtà.
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